Alimentazione, Lancet: “No cibi sani per 3,7 miliari di persone” – 3 ottobre 2025
3 ottobre 2025 – Il peso di una forchetta può essere insostenibile. Anche se è difficile immaginare che un piccolo gesto, come quello di sedersi a tavola, possa innescare un ‘butterfly effect’ (il battito d’ali di una farfalla che provoca un uragano dall’altra parte del mondo), un nuovo rapporto dimostra che è così: secondo gli esperti della Commissione Eat-Lancet del 2025, i sistemi alimentari sono “i principali motori delle sfide più urgenti del mondo, dalle malattie croniche alla crescente disuguaglianza, dall’accelerazione del cambiamento climatico alla perdita di biodiversità”. Il report rileva che, sebbene il mondo produca abbastanza calorie alimentari per tutti, quasi 3,7 miliardi di persone – quindi quasi la metà della popolazione planetaria (8 miliardi) – non hanno accesso a una dieta sana, a salari adeguati o a un ambiente pulito. Viene poi evidenziato l’impatto ambientale: la produzione alimentare rappresenta quasi il 30% delle emissioni globali di gas serra. “Questa crisi di disuguaglianza e danno ambientale minaccia la salute umana e la resilienza del pianeta Terra”, avvertono gli autori. Basandosi sullo storico rapporto del 2019, la Commissione Eat-Lancet 2025 presenta quella che viene definita l’analisi scientifica più completa dei sistemi alimentari globali fino ad oggi. Non viene però lanciato solo un allarme. Nel documento si spiega che “soluzioni sostenibili ed eque sono a portata di mano” e che la ‘Planetary Health Diet’ (Phd), che privilegia alimenti vegetali poco trasformati con un consumo moderato di prodotti animali come carne e latticini, è associata a un rischio di morte prematura inferiore del 27%.
L’adozione globale di questo modello alimentare flessibile potrebbe dunque potenzialmente prevenire circa 15 milioni di morti premature all’anno e ridurre notevolmente il rischio di malattie croniche come il diabete di tipo 2, le malattie cardiovascolari, il cancro e le patologie neurodegenerative. Con questa svolta a tavola, in combinazione con sforzi globali per dimezzare le perdite e gli sprechi alimentari, implementare pratiche agricole sostenibili ed ecologiche e fermare la conversione agricola di ecosistemi intatti, “il mondo può migliorare contemporaneamente la salute pubblica, ripristinare la salute del pianeta e fornire cibo a sufficienza per una popolazione globale prevista di 9,6 miliardi di persone entro il 2050”. La Commissione Eat-Lancet 2025 riunisce esperti mondiali in nutrizione, scienze ambientali, economia, agricoltura, giustizia e politiche sanitarie con l’obiettivo di fornire una valutazione scientifica dei sistemi alimentari fino ad oggi, offrendo nuovi dati per una trasformazione. “I sistemi alimentari contribuiscono in modo significativo a molte delle crisi che affrontiamo oggi e, allo stesso tempo, sono la chiave per risolverle – evidenzia Shakuntala Haraksingh Thilsted, copresidente della Commissione e direttrice per la nutrizione, la salute e la sicurezza alimentare nel Gruppo consultivo per la ricerca agricola internazionale (Cgiar) – Le evidenze presentate nel nostro rapporto sono chiare: il mondo deve agire con coraggio ed equità per garantire miglioramenti sostenibili. Le scelte che facciamo oggi determineranno la salute delle persone e del pianeta per generazioni”.