Nuove armi anticancro da nanoparticelle a forma di scovolino – 9 settembre 2025

9 settembre 2025 – Nanoparticelle modificate per assomigliare ad uno scovolino promettono di diventare nuove potenti armi anticancro: grazie al loro particolare design, infatti, possono trasportare e consegnare alle cellule tumorali da decine a centinaia di molecole di farmaco, laddove le particelle attualmente in uso riescono a portarne meno di dieci. È il risultato dello studio pubblicato sulla rivista Nature Biotechnology e guidato dal Massachusetts Institute of Technology, che ha dimostrato l’efficacia delle nuove nanoparticelle in esperimenti svolti su topi: il trattamento ha eliminato la maggior parte dei tumori. I ricercatori coordinati da Jeremiah Johnson hanno sfruttato una tecnica già utilizzata per la cura dei tumori, i cosiddetti ‘coniugati anticorpo-farmaco’: in pratica, le molecole di farmaco vengono legate ad anticorpi che le guidano in maniera estremamente precisa verso le cellule malate, riducendo così drasticamente gli effetti collaterali del trattamento. Lo svantaggio, però, è che normalmente gli anticorpi possono portare solo poche molecole contemporaneamente, limitandone l’efficacia.

Per ovviare al problema, gli autori dello studio hanno adattato delle nanoparticelle a forma di scovolino, che consistono in uno scheletro di base al quale sono attaccate anche centinaia di molecole inattive di farmaco, che vengono poi attivate quando sono rilasciate nell’organismo. Oltre a consentire un carico di molecole molto maggiore, questa struttura permette anche di trasportare diverse tipologie di farmaci contemporaneamente, in modo da fornire terapie combinate e personalizzate. In più, ogni anticorpo può legare anche tre nanoparticelle insieme, aumentando ulteriormente la quantità di farmaco da portare a destinazione. “Siamo entusiasti della possibilità di aprire tutta una nuova serie di combinazioni possibili con questa tecnologia – afferma Johnson – che potrebbe fornire terapie più efficaci per i pazienti”.